mercoledì 17 novembre 2010

Roma di Gianni Toti


A piazza Navona stasera, all'ombra
di carrozze e cosmichiglie
servivano "tartufi" bui e crepuscoli arancion-feroce:
ai tavolini vasti abbastanza per appoggiarvi un dito
archeosignore cullavano i loro passati
dondolando barocche parrucche di porcellana,
bambini dormitanti, esaurite le scariche motorie,
gridìvano di quandinquando per avere conferma
che il mondo continuava a girare nelle vasche,
il sole rotolò (palla perduta da qualche gioco universabile)
giù dalle spalle di un tetto che se ne era stancato,

Roma si crogiolava fra i suoi secoli
continuando a non far nulla assiduamente
perchè i secoli diventassero millenni,
il tramonto era compreso nel prezzo
del gelato e dei cucchiaini scrostati ma non tristi,
stelle gelate cadevano sui piattini e si scioglievano,
la notte salì barcollando su scalini slunari,
si arrampicò avvinghiandosi alla lancia
di pietra del Bernini e guardò giù:

eravamo tutti ugualmente imbalsamati e
forse la neo-aurora si annunciava rumoreggiando
con i carretti del mercato di Fiori del Campo Piazza -
avevamo servito bene i nostri incerti destini romani
e le nostre papille gustative ghiacciando
tutti allo stesso modo,
il nostro cosmico senso di responsabilità e ir-
era stato appagato: prendemmo i nostri sbadigli
preziosi, li chiudemmo fra i denti e scomparimmo
dentro i nostri occhi, davanti
al piccolo-schermo delle palpebre...

da Gianni Toti, "Chiamiamola poemetànoia", Carte Segrete di poesia, Roma 1974 - p. 9.

martedì 9 novembre 2010

Gianni Toti a... "Roma"


Theo Eshetu e Gianni Toti - Archivio La Casa Totiana
Lunedì 1 novembre 2010 Theo Eshetu ha presentato al Festival del Cinema (sezione “L’altro Cinema/ extra”) il film documentario “Roma”. In un trittico di schermi, il videoartista di origine etiope, residente a Roma dal 1982, tratteggia in toni onirici e perturbanti il ritratto di una capitale che riserva scorci fracassoni e misteriosi, atmosfere sacre e profane in commistioni uniche. Al centro di questa elegante sinfonia musicata da Alvin Curran, ecco comparire il profilo di Gianni Toti, intento a guardare con i suoi occhi vispi qualcosa rimasto nel fuoricampo. Si tratta  di alcune riprese risalenti al Capodanno del 2000,  quando - per l'Alba del 2000, così era intitolato l'evento - Eutelsat, Kinema e il CICV di Monbeliard mandarono in onda in tutta Europa in diretta via satellite, per cinque volte,  la VideoPoemOpera "Planetopolis". Toti e la moglie Pia Abelli, lo sguardo verso l'alto, assistevano alla proiezione "planetaria" da Roma, guardandola sui grandi schermi posti davanti al Palazzo delle Esposizioni. In "Roma" Eshetu riprende quelle immagini, le incastona come gemme nel video che dedica alla memoria di Gianni Toti.
 “Roma” - afferma Eshetu - è una sorta di “requiem per lo stato della cultura oggi in Italia”. Un film dedicato “a tutti coloro che oggi combattono per farla rinascere”. Forse un auspicio a sperimentare modi e linguaggi come in tutta la sua vita ha fatto Toti...

In quanto “romano” Gianni Toti è stato anche protagonista di una serata al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – organizzata in collaborazione con Marco Maria Gazzano e l’Associazione Culturale Kinema. Il 14 settembre 2010, nella cornice degli originali aperitivi MACRO Video Drink, ha avuto luogo la serata “Generazioni Romane in videoarte” con proiezioni dagli anni Settanta a oggi di Toti, di Eshetu e di Carlo Quartucci, Mario Sasso, Alba D’Urbano, Adriana Amodei, Ida Gerosa, Lino Strangis e Hermes Intermedia.